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e-Government: modello Estonia

Molti paesi europei si ispirano al “modello estone” per sburocratizzare e digitalizzare la Pubblica Amministrazione. L’Estonia, dice all’agenzia Il Velino l’ambasciatore in Italia, Andrei Tomasberg, è pronta a mettere la sua esperienza a disposizione del nuovo governo.

Ecco i numeri dell’e-Government estone: tutti i dipendenti pubblici hanno un luogo di lavoro computerizzato con accesso diretto ad Internet. Gli hot-spot Wi-Fi sono piu’ di 1.100. Ogni ente governativo ha le sue pagine web aggiornate quotidianamente.

“Anche le riunioni del consiglio dei ministri – spiega l’ambasciatore Tomasberg – si svolgono in tempo reale usando web-based document system. I ministri possono visionare proposte di legge e regolamenti, fare commenti, proporre emendamenti e votare on-line. I risultati piu’ visibili? Rispetto a quando i ministri arrivavano con sottobraccio pile di fogli, i lavori del consiglio sono piu’ rapidi: appena un’ora, contro le tre di prima. E poi, risparmiamo una montagna di fogli di carta, in cifre circa 200mila euro l’anno”.

“Per aprire un’attivita’ commerciale, costituire una societa’, bastano due ore”, racconta il diplomatico. “L’ultima dichiarazione dei redditi mia moglie l’ha fatta, via internet, dalla nostra casa all’Olgiata, e io dall’ufficio. Il giorno dopo nella mia posta ho trovato un’e-mail del fisco che mi comunicava che avevo diritto ad un rimborso e precisava quando l’accredito sarebbe stato disponibile sul mio conto corrente bancario”.

 In Estonia ogni cittadino ha, in un portale nazionale, la propria e-mail personale ([email protected]) nella quale riceve gli avvisi e le comunicazioni della pubblica amministrazione. I servizi disponibili on-line sono 687. Si puo’ consultare il registro commerciale, il registro automobilistico, si puo’ risolvere praticamente ogni problema burocratico attraverso il computer.

Dal 1997 tutte le scuole estoni sono collegate a Internet e grazie al sistema e-School; nel 2003 e’ stato creato uno spazio virtuale scuola-casa che permette ai genitori di seguire gli studi dei figli, dai loro voti, ai compiti a casa, alle assenze, all’attenzione con cui vengono seguiti dagli insegnanti. I tre quarti dei cittadini estoni hanno gia’ una carta d’identita’ con firma digitale e nelle “politiche” del 2007 il cinque per cento degli estoni ha votato elettronicamente.

Normale, viene da dire, in un paese dove gli investimenti nel settore delle telecomunicazioni, favoriti in parte anche dallo Stato, crescono da almeno un decennio al ritmo del 20 per cento l’anno e che, grazie a questo, è al terzo posto nel mondo per il sistema di e-Government e al secondo posto in Europa, dopo l’Austria.

Anche se la crescita in questo momento, come in tutti i paesi europei è quasi ferma, l’Estonia ha i conti in regola, e può permettersi anche di abbassare le tasse: la “flat tax”, che era lo scorso anno del 22 per cento, scenderà quest’anno al 21 per cento e forse, l’anno prossimo, al 18 per cento.

Pubblicato da Pino Bruno

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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