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Social Network geospaziale

Un Social Network tutto italiano per condividere dati geospaziali. L’approccio è quello di Google Earth, ma c’è molto di più in questo progetto realizzato da Planetek Italia, una piccola/grande azienda del mezzogiorno d’Italia che, dal 1994, lavora per l’eccellenza digitale nella gestione del territorio.

 

 

Si chiama ERDAS TITAN ed è una soluzione dinamica on-line per condividere dati geografici e costruire un ambiente di lavoro comune. Dopo aver installato il Client TITAN si entra rapidamente a far parte di una comunità già molto frequentata da utenti di tutto il continente.

ERDAS lavora in ambiente tridimensionale, è potente, rapido, e permette di condividere dati e disegnare oggetti spaziali, in costante interazione.

Il Client TITAN si scarica qui ed è freeware. Per usarlo ci si deve soltanto iscrivere alla Rete pubblica, con un account. Da quel momento in poi l’approccio sarà quello tipico delle applicazioni di messaggeria istantanea, come MS Messenger o Skype. La comunità pubblica di TITAN è composta da utenti che possono scambiare e condividere dati, servizi web o semplicemente entrare in contatto tra loro. Si possono  condividere al massimo dieci file o 10 GB totali di dati condivisi. La visualizzazione dei dati, invece, non ha limiti.  

Lo scambio di dati e servizi avviene attraverso un GeoHub, cioè un server che nella versione freeware è quello pubblico di ERDAS.  Se si ha necessità di creare una rete privata, bisogna acquistarne uno in licenza.

Per gli utenti privati, il Client TITAN mette a disposizione due strumenti.

Il primo è un “instant messenger geospaziale” (GeoIM) grazie al quale è possibile fare chat con altri utenti, visualizzare dati e servizi condivisi, da utilizzare dopo averli caricati nel Viewer o in altre applicazioni compatibili.

Il Viewer TITAN è un’applicazione 3D simile a Google Earth. Serve a visualizzare e consultare dati, personali o condivisi. Con il Viewer è anche possibile cercare dati e luoghi, interrogare la mappa e disegnare velocemente semplici elementi vettoriali (punti, linee e poligoni) da esportare in KML.

Per chi ha necessità di condividere dati e informazioni con più sicurezza e controllo sui permessi, ERDAS TITAN mette a disposizione altre tre applicazioni commerciali.

Il GeoHub ERDAS TITAN consente di creare una comunità sicura nell’ambito della Rete ERDAS TITAN. E’ possibile definire per ogni utente iscritto la condivisione dei dati basata sui permessi di accesso. GeoHub garantisce dunque sicurezza ai singoli utenti e ai gruppi, poiché l’ambiente è protetto.

L’ERDAS TITAN Master Server permette di creare una rete totalmente autonoma, isolata e sicura, indipendente da ERDAS. Il Master Server agisce come servizio di registrazione per tutti i GeoHub e gli utenti collegati. In più, il Master Server gestisce il profilo degli utenti e le informazioni di sottoscrizione, oltre alle richieste di login dell’intera rete.

L’ERDAS TITAN Web Cache Server, affiancato al GeoHub, ne migliora le prestazioni con il caching dei dati condivisi dagli utenti. Il numero di Web Cache Server gestibili da un GeoHub è illimitato e senza vincoli territoriali.

Titan è versatile. Si possono condividere i dati in tutti i formati più diffusi, raster e vettoriali, definendo dettagliatamente i permessi di accesso per ciascun layer. Il GeoHub pubblico di ERDAS non abilita a condividere i dati privatamente ma, se si dispone di una licenza di GeoHub, si potrà costruire un gruppo di lavoro ristretto con altri utenti.

Un semplice drag-and-drop con GeoIM permette di impostare dati condivisi e relativi permessi di accesso. Facile anche caricare nel Viewer di TITAN i dati personali e condivisi da altri utenti. Basta trascinarli nella vista 3D.

Il punto di forza di TITAN è la condivisione dei dati con lo standard OGC. Ogni layer, locale o condiviso, si può utilizzare in due modi. Il primo direttamente nel Viewer di TITAN, come pure in Google Earth o Virtual Earth. Il secondo grazie al servizio WMS che TITAN crea automaticamente per ogni layer condiviso.

 

 

Pubblicato da Pino Bruno

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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