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Giornalisti e Facebook: maneggiare con cura

facebook-privacyIl Garante per la protezione dei dati personali ha sorpreso con le mani nella marmellata alcuni giornalisti che hanno fatto uso disinvolto di Facebook. “Illecito trattamento di dati personali”, dice il Garante, che ha trasmesso copia degli atti all’Ordine dei giornalisti per “le valutazioni di relativa competenza”.

 

Due cittadini hanno presentato esposto al Garante, dopo aver “visto pubblicata da alcuni quotidiani la propria immagine presa da Facebook, erroneamente associata a persone omonime decedute. In un caso si trattava di un incidente stradale, nell’altro di una vittima del terremoto in Abruzzo. Nel caso della vittima del terremoto, “la fotografia sbagliata, pubblicata da un quotidiano, era stata riproposta anche da due testate televisive nazionali”. Gli organi di informazione bacchettati dal Garante sono Il Giornale, Ciociaria Oggi, La Provincia (cronaca di Frosinone), Mattino 5 e TG1. I provvedimenti sono stati pubblicati oggi sul sito dell’Authority:

 http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1615317

 http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1615339

  

“I giornalisti che utilizzano notizie, fotografie e dati personali tratti dai social network  – scrive tra l’altro il Garante – devono sempre verificare le informazioni raccolte per esercitare con correttezza il diritto di cronaca”.

I nomi pubblicati nei servizi di cronaca erano corretti, ma le fotografie ad essi associate erano state trovate facendo una semplice ricerca su Internet e scaricando l’immagine presente nei profili che i due cittadini avevano aperto nel social network. I giornalisti non avevano, dunque, verificato l’ipotesi che si potesse trattare di semplici casi di omonimia e hanno dato per morte le persone sbagliate.

 Queste immagini – ha stabilito il Garante, con due provvedimenti di cui e’ stato relatore Mauro Paissan – non dovranno essere piu’ pubblicate, diffuse ne’ riproposte nell’archivio on-line delle testate coinvolte. Associando l’immagine di una persona all’identita’ di un’altra, sono stati diffusi dati errati, mettendo in atto in tal modo un illecito trattamento dei dati personali.

Il Garante ha vietato alle testate di diffondere ulteriormente le fotografie dei due cittadini. L’Autorita’ ha imposto la cancellazione delle immagini anche dal sito web e dall’archivio storico on-line di uno dei quotidiani interessati che – dopo aver informato i lettori, seppur tardivamente, dello sbaglio commesso – continuava a rendere comunque accessibile la fotografia pubblicata per errore.

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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