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Pirati in Parlamento

In Svezia vince il peer to peer. La sentenza di condanna del tribunale di Stoccolma nei confronti dei promotori di The Pirate Bay ha avuto un effetto boomerang. Svezia versus Francia. Free Internet contro Hadopi. In Italia il tema è stato preso sottogamba, quasi assente dalla campagna elettorale per le europee. Eppure proprio a Bruxelles si giocherà la partita della libertà in rete. Forza pirati svedesi!

Apc-Svezia/ Leader Partito Pirati: Fantastico riconoscimento politico. Rick Falkvinge si batte per condivisione gratuita file su ReteStoccolma, 8 giu. (Apcom) – “E’ un fantastico riconoscimento politico”. Non sta nella pelle, il leader del Partito dei Pirati svedese, Rick Falkvinge, che ha conquistato un seggio al Parlamento europeo. La formazione politica scandinava, che si batte per ridurre il limite del copyright e per la condivisione gratuita dei file su internet, ha ottenuto il 7,1 per cento alle elezioni europee, un risultato che le permette di avere un rappresentante (Christian Engström) a Strasburgo.

“Questo voto arriva dal basso, dai cittadini”, ha affermato Falkvinge, imprenditore informatico di 37 anni, che ha fondato il partito nel gennaio del 2006. “I vecchi politici non comprendono l’importanza delle liberta’ fondamentali per tutta una generazione, la vedono come un problema isolato dagli altri perche’ vivono lontani dalla tastiera, lontano dalla Rete”, ha spiegato Falkvinge, sottolineando che con il loro operato i partiti tradizionali “minacciano il modo di vivere di una generazione intera che e’ andata alle urne per difendersi”.

Ma oltre alle migliaia di utenti Internet che sostengono con convinzione il programma principale del partito, ieri i Pirati sono riusciti a raccogliere anche “i voti di protesta” degli svedesi, ha detto Ulf Bjereld, politologo dell’universita’ di Goteborg. “Sono visti come un partito di protesta perche’ si rifiutano di pronunciarsi su numerosi temi di dibattito
affrontati dalla sinistra e dalla destra: uguaglianza, tasse, inquinamento. Si concentrano sul loro tema e lasciano agli altri di occuparsi del resto”, ha spiegato Bjereld aggiungendo che i Pirati “non sono degli estremisti. Piuttosto sono una nuova espressione di liberali, che si battono per i diritti civici e contro i monopoli”.

Nell’aprile scorso, la condanna dei quattro responsabili del sito di condivisione di file gratuiti “The Pirate Bay” a un anno di carcere e a un maxi risarcimento danni aveva provocato un’ondata di adesioni: il numero di iscritti e’ triplicato in una settimana, per superare i 45.000 poco prima della campagna elettorale.

Il Partito dei Pirati (piratpartiet.se), che alle legislative del 2006 aveva ottenuto lo 0,6 per cento, si batte anche per la
soppressione dei brevetti farmaceutici.

(Con fonte Afp)

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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