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Un Gps guida il gusto e aiuta il risparmio. Iniziativa confederazione agricoltori, si spende 30% in meno

(Ansa) Roma – Un navigatore satellitare che riesce a indicare non solo i prodotti tipici o i sapori perduti ma anche la via del risparmio, insomma la tecnologia al servizio dei consumatori: l’idea è della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) e in due anni di sperimentazione ha raccolto in rete quasi diecimila aziende. “Il meccanismo è molto semplice e funziona con qualunque tipo di navigatore – spiega l’inventore del software, il giornalista scientifico Pino Bruno, autore dell’omonimo blog, che ha ceduto gratuitamente l’idea alla Cia -. Basta andare sul sito www.laspesaincampagna.net e scaricare gratis un piccolo file, si chiama ‘Punto di interesse’, che ti porta in diecimila aziende agricole italiane in cui vendono direttamente. Nel file ci sono anche i numeri di telefono e il tipo di prodotti venduti, dai formaggi alle verdure, ma anche olio e vino”.

L’idea è stata sperimentata prima in Puglia con solo dieci aziende e poi si è estesa su tutto il territorio nazionale. “Rispetto alla grande distribuzione c’é un risparmio nella spesa del 30% – dice Matteo Ansanelli, responsabile dell’ufficio progettazione della Cia -. Inoltre, in seguito alla nostra iniziativa l’afflusso verso le aziende che praticano vendita diretta è aumentato di oltre il 30% negli ultimi due mesi”.

 Prima della spesa diretta con il navigatore, diversi sono stati gli sforzi della Cia per informatizzare questa forma di commercializzazione breve (che annovera tra le altre i Gruppi di acquisto solidale e il Farmers market), come guide cartacce e online, vetrine sul web; ma nessuna di queste iniziative prima d’ora ha reso così immediato l’accesso alle aziende, che grazie a questa formula stanno trovando non solo il modo di valorizzare le loro produzioni ma anche, in tempi di crisi, di riposizionarsi in maniera competitiva.

Secondo i dati di accesso a laspesaincampagna.net, i prodotti più richiesti sono carne, frutta e ortaggi mentre cresce notevolmente la domanda di prodotti biologici: secondo i dati della Cia, infatti, quasi il 25% delle richieste si rivolge a questo tipo di produzioni. Inoltre, delle 103 mila pagine visitate dal 1 ottobre oltre 25 mila riguardano il Bio. Con le visite al portale si può infine tracciare una mappa delle zone dove il servizio è più gettonato. “In tutte le aree metropolitane o densamente popolate del centro nord la domanda di produzioni di qualità presso le aziende è altissima – dice Ansanelli -. In ogni caso Roma, Milano, Bologna, Torino, Firenze, Napoli, Bari, il Veneto, l’Emilia e la Liguria, sono le realtà dove il meccanismo ha riscosso un successo oltre le aspettative”.

di Titti Santamato (Ansa)

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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