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Banda larga: gli ultimi non saranno mai i primi

Cosa aggiunge il rapporto Eurostat al dibattito sulla banda larga in Italia? La consapevolezza che ci vorrà molto tempo e sarà molto difficile recuperare terreno. Anche se saranno sbloccati gli 800 milioni di euro che stanno facendo la marcia del gambero.

L’Europa ha stimato che la banda larga porterà un milione di posti di lavoro fino al 2015 e una crescita dell’economia europea di 850 miliardi di euro. Già, ma i benefici si avvertiranno soltanto dove il lavoro sulle infrastrutture è work in progress.

Oggi in Italia – dice l’Associazione anti digital divide – dieci milioni di persone non hanno accesso alla banda larga. (Dove l’accesso esiste, l’abbonato paga 3 volte di più rispetto agli abitanti della maggior parte degli stati europei). Eurostat sembra confermare il dato, perché stima che nel 2009 solo il 39 per cento delle abitazioni italiane è connesso alla larga banda, contro l’80 per cento della Svezia.

Un gap incolmabile, se si va avanti di questo passo e in ordine sparso.

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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