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Google velocizza la navigazione con il Public DNS

L’utente medio di Internet ignora il significato di Domain Name System (DNS)[1]. D’altronde non è indispensabile saperlo, perché il DNS funziona automaticamente ed è gestito dal fornitore di accesso, il provider.  Gli informatici puri inorridiranno, ma il DNS è un po’ come il centralino telefonico del web. Noi digitiamo l’indirizzo (Url) e lui traduce in cifre e ci porta dove vogliamo. Più il centralino è efficiente, più rapidamente si arriva al contatto desiderato. Ebbene, Google offre gratuitamente il suo Public DNS per velocizzare la navigazione.

Perché lo fa? Filantropia? In piccola parte si, perché ormai la casa di Mountain View si è prefissa di rivoluzionare il mondo digitale e rendersi sempre più utile e quasi indispensabile (c’è solo da sperare che domani non ci si accorga di aver seguito un pifferaio magico). In gran parte no, perché web più veloce significa web più adattabile al business di Google, che è poi la capacità di indicizzazione e classificazione (ranking) delle pagine e dei siti. Se un sito ha poco da offrire, è difficilmente raggiungibile o le pagine si aprono lentamente, diminuisce il suo appeal. Il ranking sarà basso e quel sito non sarà allettante per l’advertising.

Speriamo che Google non faccia come il pifferaio magico!

Speriamo che Google non faccia come il pifferaio magico!

Il Google Public DNS fa bene a Google e può far bene agli utenti.

“L’utente medio di Internet – dice Google – finisce per fare ogni giorni centinaia di richieste (DNS lookup), e alcune pagine complesse richiedono più ricerche DNS prima di avviare il caricamento. Questo può rallentare l’esperienza di navigazione. La nostra ricerca ha dimostrato che gli utenti tengono molto alla velocità , per cui nel corso degli ultimi mesi i nostri tecnici stanno lavorando per apportare miglioramenti al nostro Public DNS”.

Il Google Public DNS è

  • 8.8.8.8
  • 8.8.4.4

Le istruzioni per la modifica sono chiaramente indicate qui. Non c’è bisogno di essere geek per fare l’intervento, ma se non si ha un po’ di dimestichezza con il computer è meglio lasciar perdere.

La differenza, in termini di velocità, è palpabile e apprezzabile.


[1] DNS: il web è una grande ragnatela composta di nodi. Per consentire alle informazioni di viaggiare lungo i fili della ragnatela, ogni nodo deve essere identificato con un numero. A questo numero si fa corrispondere un nome, più facile da ricordare (per esempio www.governo.it). Ebbene, il Domain Name Service (o, più correttamente, Domain Name System) converte i numeri in nomi e fa sì che ogni messaggio raggiunga con esattezza il destinatario. Ecco come funziona: digito l’indirizzo www.pippo.com. Il software del mio PC che supporta la connessione alla Rete interroga il server DNS del mio provider che a sua volta decodifica tale indirizzo e gli attribuisce la stringa numerica corrispondente. La ricerca prosegue di server in server, in tutto il mondo, fino a quando non si ottiene la risposta. Tutto accade in pochi istanti! (Dal mio libro Dolce Stil Web (Sperling&Kupfer, 2009)

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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