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Par condicio: la protesta dei giornalisti

Federazione nazionale della stampa e Usigrai hanno presentato un esposto all’Autorita’ per le garanzie nelle Comunicazioni contro la sospensione degli approfondimenti politici della Rai, mentre il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, ha detto che “il silenzio della Rai danneggia l’informazione. All’Agcom – spiegano Fnsi e Usigrai in una nota – viene richiesto ”un immediato, indifferibile intervento” perche’ si provveda alla ricollocazione in palinsesto di Porta a Porta, Ballaro’, Annozero, L’Ultima Parola. ”Non vi e’ dubbio che le decisioni della Rai – si legge nell’esposto sottoscritto da Franco Siddi, segretario generale Fnsi, e da Carlo Verna, segretario Usigrai – producano un riverbero pesantemente negativo sia nei confronti dei giornalisti che degli utenti-cittadini.

La conferma della saldatura fra le due cose e’ nei dati di ascolto degli ultimi giorni. A fronte di giornalisti cui e’ stato tolto il diritto a svolgere il lavoro professionale, manifestando cosi’ liberamente il loro pensiero, c’e’ una vastissima platea di utenti, rimasti senza approfondimenti informativi importanti e che disorientati hanno rinunciato a sintonizzarsi sulle reti Rai”.

Il sindacato dei giornalisti sottolinea che ”in stridente contrasto con gli obblighi derivanti dal contratto di servizio, la Rai fornisce in questi giorni ai suoi spettatori repliche di film e telefilm, con una sottrazione di informazione che e’ tanto piu’ negativa in periodo elettorale”; evidenzia che ”la decisione Rai va ben oltre il contenuto del regolamento votato dalla commissione di Vigilanza”, il quale e’ a sua volta ”in contraddizione con la legge sulla par condicio nel punto decisivo della sottomissione delle trasmissioni di informazione alle regole proprie della comunicazione politica”.

Pertanto Fnsi e Usigrai ”si rivolgono all’Agcom perche’ garantisca ai cittadini che pagano il canone una adeguata quantita’ di informazione; chiedono all’Autorita’ di sollecitare la Rai ad una radicale revisione della decisione adottata a maggioranza dal consiglio di amministrazione nella seduta di lunedi’ 1 marzo 2010”.

“La decisione della Commissione di Vigilanza della Rai di abolire le trasmissioni giornalistiche di approfondimento rappresenta un colpo mortale all’informazione e all’autonomia dei colleghi”. Lo afferma il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Lorenzo Del Boca.

“La par condicio dovrebbe essere un valore deontologico che appartiene alla testa e al cuore dei giornalisti. L’equilibrio anche nei toni – prosegue Del Boca – deve rappresentare un punto di riferimento irrinunciabile per la categoria. Ma pretendere di tradurre in legge un principio pur fondamentale significa burocratizzare un valore e banalizzarlo in un reticolo di norme che diventano inevitabilmente lacci e lacciuoli”.

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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