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Adsl: cercheranno di toglierci la flat

I cattivi esempi, si sa, attecchiscono meglio di quelli buoni. Potrebbe quindi spuntare anche da noi la balzana proposta di cancellare il diritto acquisito alla tariffa flat per andare su internet. Succede oggi in Francia e potrebbe succedere domani in Italia. Meglio stare sul chi vive e allertare le associazioni che difendono i diritti dei consumatori. La scusa adottata dalla Fédération Française des Telecoms è la carenza infrastrutturale di banda. Owni.fr ha pubblicato un documento riservato della FFT, che evidenzia l’intenzione di porre fine ai pacchetti tariffari per internet senza limiti.

 

La proposta andrà all’esame di ARCEP, l’Agcom francese. Se si supera la soglia di banda assegnata, le Telecom d’oltralpe farebbero scattare la riduzione di velocità o, addirittura, il blocco della connessione. Chi volesse navigare di più e meglio, dovrebbe pagare a consumo. Tutto questo perché – dicono le Telecom – c’è sempre più bisogno di banda e, al ritmo attuale di potenziamento delle infrastrutture, non ce la si fa.

Gli utenti francesi sono sul piede di guerra. Le proteste hanno raggiunto il governo e costretto il Ministro per l’economia digitale, Eric Besson, a prendere le distanze.

Progetto sventato? Non è detto. Dipenderà soprattutto dalla reazione dei cittadini/utenti. Certo è che l’idea va contro i programmi dell’Unione Europea.

L’Agenda Digitale dice che “L’obiettivo per il 2020 è di offrire l’accesso a internet a velocità pari o superiori a 30 Mbp a tutti i cittadini europei, nonché connessioni a 100 Mbp ed oltre alla metà delle famiglie europee. Oggi, solo l’1% dei cittadini UE ha accesso a reti ad alta velocità a fibra ottica, contro il 12% dei giapponesi e il 15% dei sudcoreani. L’internet superveloce è un requisito essenziale per una crescita economica forte, per la creazione di nuovi posti di lavoro e di prosperità, ma anche per garantire che i cittadini possano accedere ai contenuti e ai servizi che desiderano. La Commissione esplorerà, tra le altre cose, anche vari modi per attrarre finanziamenti destinati allo sviluppo delle reti a banda larga attraverso meccanismi di rafforzamento del credito e fornirà orientamenti su come incoraggiare gli investimenti nelle reti a fibra ottica”.

Non si parla mai di introdurre nuovi steccati alla diffusione della banda larga! La gramigna francese, comunque, potrebbe varcare le Alpi.

Qualcuno avverta anche l’Agcom.

 

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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