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Pagare col cellulare? Basta il QR Code

Pagare con lo smartphone al bar, in edicola, dal salumaio. Se ne fa un gran parlare, ma è tutt’altro che facile. Le tecnologie si moltiplicano, ma operatori del settore, commercianti e utenti sono disorientati. Manca uno standard. C’è chi dice possa vincere la Near Field Communication (NFC), con chip integrato o accessorio esterno. Alcuni smartphone ce l’hanno già incorporato (non gli iPhone), ma comunque NFC non decolla, né stanno meglio le proposte alternative. Sarà dura che il sistema attecchisca, fino a quando usare il cellulare invece di banconote, monete, bancomat e carta di credito non sarà semplice e rapido, oltre che sicuro. C’è una soluzione che promette bene, ed è il progetto pilota QR Money di CartaSi, che la Banca Popolare di Vicenza sta sperimentando. Nessuna protesi esterna, soltanto un’applicazione e un clic sul QR Code del prodotto da acquistare.

qr-code-mobile-payment

QR Money di CartaSi è un’evoluzione personalizzata della piattaforma tecnologica PlainPay creata dalla software house pugliese (con sedi in Italia e a Londra) Auriga SpA. QR Money permette di accedere sia ai vantaggi dei pagamenti in mobilità presso gli esercenti convenzionati che al servizio di prelievo senza carta con dispositivo mobile. Con una peculiarità che Auriga ha messo a disposizione di CartaSì, per elevare al massimo i profili di sicurezza del sistema e la tutela dei consumatori.

Il servizio si attiva la prima volta direttamente sullo schermo del Bancomat, con una semplice procedura guidata. Si associa così l’applicazione QR Money alla carta di credito di appoggio. Da quel momento in poi si possono pagare con il cellulare i prodotti acquistati con uno scatto al QR Code.

La Banca Popolare di Vicenza è stato il primo istituto di credito collegato al circuito CartaSi a aderire al progetto e la sperimentazione sta coinvolgendo un campione selezionato di utenti. Funziona così: il cliente consegna al cassiere la merce che intende acquistare, fotografa col cellulare il QR Code che si trova presso la cassa e digita sul proprio smartphone il PIN e l’importo dovuto. Il cassiere riceve conferma dell’avvenuto pagamento e consegna al cliente merce e scontrino.

Terminata la fase di sperimentazione, che vedrà il progressivo coinvolgimento di un numero sempre più ampio di clienti ed esercenti, a metà del 2013 il servizio verrà esteso ad altre aree geografiche e potrà essere utilizzato da tutti i titolari di carte emesse da CartaSi.

D’altronde il mercato attende soltanto la soluzione tecnologica più adatta, semplice e sicura. A fine 2016  – secondo una ricerca del Politecnico di Milano – il numero di utenti che pagheranno con una soluzione di Mobile Proximity Payment oscillerà tra 6,0 e 10,3 milioni di utenti, con un valore complessivo di 4,7 miliardi di euro.

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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