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Gli smartphone ci travolgeranno. In Africa succede già

L’Ericsson Mobility Report è il termometro semestrale dello stato dell’arte delle comunicazioni mobili in tutto il mondo. L’ultimo rapporto, pubblicato in questi giorni, ci dice che gli smartphone dominano ormai il mercato della telefonia mobile: sono oltre la metà (55%) dei telefoni cellulari venduti nel terzo trimestre 2013. Non c’è da stupirsi. Il trend era stato già delineato dai report precedenti. È invece impressionante il tasso di crescita nei paesi privi di infrastrutture di telefonia tradizionale, come l’Africa. Il perché è presto detto: nel continente nero la rivoluzione digitale ha preso una strada diversa da quella dei paesi sviluppati, senza i costosi investimenti nelle infrastrutture che altrove sono stati fatti negli anni Ottanta e Novanta.  

Da Ericsson Mobility Report novembre 2013

Da Ericsson Mobility Report novembre 2013

Lo ha raccontato bene Le Monde, qualche giorno fa (L’Internet mobile est africain), e l’Ericsson Mobility Report sembra confermare lo scenario delineato. “In questi ultimi anni – scrive il quotidiano francese – la tecnologia è entrata con prepotenza nella vita del popolo africano, non solo per necessità, ma anche e soprattutto per uno sviluppo migliore e dinamico. Nelle zone anche più isolate, in molti, iniziano ad utilizzarle normalmente, magari attraverso smartphone e tablet con una connessione ad Internet molto lenta, che però non toglie il pensiero di un domani migliore. Chi l’avrebbe mai immaginato dieci anni fa?

Nelle città, gli studenti, utilizzano computer portatili e chiavette 3G economiche, vendute da aziende cinesi, che sono ormai partner principali dell’Africa. L’arrivo della rete 4G in Kenia è previsto per l’inizio del 2014. Delia Sieff, direttrice delle comunicazioni Nokia per Africa dell’est e del sud, ha dichiarato a marzo, in un’intervista alla rivista African Business:

‘L’Africa soffre di una mancanza di infrastrutture, ma con le tecnologie mobili il continente è in grado di superare gli ostacoli tradizionali’.

Secondo la commissione keniana per le comunicazioni, il 99% degli abbonati ad Internet riguarda i dispositivi mobili. In Zimbabwe e in Nigeria le connessioni mobili sono quasi il 60% del traffico web, rispetto al 10% della media mondiale. Il tasso di penetrazione della rete 3G e 4G dovrebbe crescere del 46% entro il 2016. Il Kenya è ormai soprannominato il ‘Silicon Savana‘, grazie ai suoi giovani imprenditori del web e a un importante polo tecnologico costruito vicino a Nairobi. Il governo entro il 2015 spera di creare più di 20 mila posti di lavoro grazie al web, fondamentali per lo sviluppo del continente.

Mobile-Massais

Mentre gli africani usano sempre di più le applicazioni mobili per ragioni pratiche, gli operatori sviluppano servizi su misura per loro. Lo smartphone Huawei 4Afrika è stato fabbricato dalle aziende locali insieme a Microsoft. Lanciato a febbraio, ha avuto un buon successo commerciale. Permette agli utenti di controllare a che ora si prega in Egitto o come sono le quotazioni della Borsa in Nigeria. Oggi i telefoni sono usati per i servizi finanziari, come il sistema di trasferimento del denaro ‘M-Pesa’ in Kenya. Oppure servono a condividere informazioni sul mercato agricolo in Ghana, come nel caso della piattaforma ‘Esoko’. Ovviamente poi abbiamo Google, o qualsiasi motore di ricerca presente sul web, che permette di avere informazioni di ogni genere.

Per sostenere questo mercato, stanno spuntando come funghi incubatrici e associazioni dedicate all’attività di startup, ad esempio: M-Labs o iHub. Nokia e Microsoft lavorano per finanziare gli M-Labs in Sudafrica, in Nigeria, in Kenya e in Egitto. La maggior parte delle aziende tecnologiche ha capito che l’Africa è la prossima, e forse, l’ultima grande frontiera da esplorare. Oggi Microsoft ha sedi in quattordici paesi africani e più di diecimila partner d’affari. IBM in venti paesi africani, inoltre ha costruito un laboratorio di ricerca a Nairobi e una nuova sede a Dakar.

smartphone-africa

Gli analisti sono sempre più convinti che l’Africa possa effettuare grandi progressi tecnologici in pochi anni, arrivando a toccare gli standard medi dell’intero pianeta, mettendosi così al passo con le attività lavorative, finanziarie, e quindi, economiche. Grazie alle nuove tecnologie, oggi gli africani possono guardare al futuro; un futuro ancora incerto, ma molto promettente”.

Fin qui l’articolo di Le Monde. Non solo in Africa, sottolinea l’Ericsson Mobility Report, perché nel 2016 a livello globale ci saranno più smartphone che telefoni di base. Oggi – si legge nel rapporto – l’80% delle connessioni mobili in Medio Oriente e Africa sono in 2G. Nel 2019 la stessa percentuale riguarderà 3G/4G. Un vera e propria rivoluzione digitale.

Infine, altri numeri importanti dell’ultimo Ericsson Mobility Report: le reti WCDMA/HSPA copriranno il 90% della popolazione mondiale entro il 2019, favorendo l’esperienza degli utenti che utilizzano uno smartphone. Inoltre, circa i due terzi (65%) della popolazione mondiale saranno coperti da reti 4G/LTE. Il traffico generato dagli smartphone, evidenzia ancora lo studio, aumenterà di 10 volte nel periodo compreso tra il 2013 e il 2019. Il traffico generato da video cresce del 55% ogni anno e rappresenterà più del 50% del traffico dati mobile nel 2019, mentre i social network e i servizi web equivarranno a circa il 10% ciascuno.

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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