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L’invasione degli ULTra Pods: bus elettrici e senza autista per liberare le città

No, non sono scene di un film di fantascienza. Questi baccelli mobili si chiamano ULTra Personal Electric Transportation Pods e si possono vedere in azione da un paio d’anni nell’aeroporto londinese di Heathrow, dove collegano il terminale 5 al parcheggio business. Da maggio 2011 questi mezzi hanno trasportato più di 600.000 passeggeri, in sostituzione di 70.000 viaggi di autobus alimentati con combustibili inquinanti. Un sistema di successo, che sta per essere esteso ai terminali 2 e 3 dello scalo londinese.

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Tra due anni i Pods prodotti dall’azienda Ultra Global di Bristol viaggeranno anche per le strade di Milton Keynes, la città a nord ovest di Londra che, grazie ai suoi ampi marciapiedi, è stata scelta dal governo britannico per sperimentare il sistema in un’area urbana. A Milton Keynes entreranno in funzione 100 veicoli elettrici, per collegare il centro della città alla stazione ferroviaria. Nella prima fase della sperimentazione, gli ULTra Pods marceranno in corsie preferenziali protette da cordoli, ma il progetto è ambizioso e prevede che in futuro i veicoli possano diventare padroni delle strade.

Gli ULTra Pods sono veicoli su gomma alimentati a batteria, in grado di trasportare quattro-sei passeggeri per volta insieme con i loro bagagli. Non hanno barriere architettoniche (possono accogliere sedie a rotelle, carrozzine e biciclette) e hanno una capacità totale di carico di 450 kg. Ogni veicolo, dotato di ampie vetrate, è monitorato con telecamere a circuito chiuso e c’è un team di controllori a distanza, che può dialogare con i passeggeri. Basta spingere un pulsante.  Il raggio di sterzata è di 5 metri e il peso a vuoto è di 850 kg. I mezzi non fanno rumore e non emettono sostanze nocive per l’ambiente.

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Il veicolo viaggia a bassa velocità lungo il marciapiedi (o nella corsia preferenziale protetta) e la batteria pesa 64 kg, cioè il cinque per cento del peso lordo. Questo – dicono i produttori – permette al mezzo di avere l’autonomia necessaria per garantirne il funzionamento in armonia con i tempi di ricarica nelle stazioni dislocate lungo il percorso. Ogni stazione di testa può gestire dai 100 ai 120 veicoli ogni ora, con tempi di attesa quasi nulli: nell’aeroporto di Heathrow passano appena trenta secondi dalla chiamata. Già, perché l’ULTra Pod si chiama con un’applicazione e la destinazione si digita sul display.

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I costi? ULTra Pod, compresi i sistemi di binario di guida, le stazioni, i veicoli, costa tra i 7 e i 15 milioni di dollari per chilometro, come si legge nella brochure del produttore. Gli esperti e gli amministratori pubblici possono valutare fattibilità e compatibilità di questo avveniristico sistema di trasporto.

Tutte le risposte alle FAQ sugli ULTra Pods sono su questo link. Ve le immaginate le nostre città con un sistema di trasporto del genere?

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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