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Libertà di stampa, su l’Italia giù gli Stati Uniti

Il paese in cui la libertà di stampa è al top? La Finlandia (al primo posto da quattro anni). Quello in cui è pressoché inesistente? L’Eritrea. Come ogni anno Reporters sans frontières pubblica il suo indice sullo stato di salute mondiale dell’informazione. Ebbene, l’Italia guadagna nove posizioni, torna finalmente ad essere colorata di giallo, insieme con gli altri paesi “nobili” dell’Europa occidentale:

The only positive evolution in the south is to be found in Italy, which has finally emerged from a negative spiral and is preparing an encouraging law that would decriminalize defamation via the media.

l’unica evoluzione positiva si verifica in Italia, che è finalmente uscita da una spirale negativa e sta preparando una legge incoraggiante per depenalizzare la diffamazione a mezzo stampa.

Reporters-sans-frontieres-2014

Precipitano invece gli Stati Uniti. Tredici punti in meno rispetto all’anno precedente, a causa dello scandalo Datagate – Snowden.  C’è poi la condanna a Bradley Manning per Wikileaks. Vicende che, secondo Reporters sans frontières,

suonano come un avvertimento per chiunque cerchi di rivelare informazioni di interesse generale.

La top ten mondiale dei paesi virtuosi è quasi tutta europea, con la sola eccezione della Nuova Zelanda:

Finlandia, Paesi Bassi, Norvegia, Lussemburgo, Andorra, Liechtenstein, Danimarca, Islanda, (Nuova Zelanda) e Svezia.

Troviamo l’Italia al 49 posto, dopo il Niger e prima di Taiwan. Gli Stati Uniti, la (ex?) patria della libertà di stampa, sono appena tre posizioni più su, al quarantaseiesimo posto.

Intanto gli operatori dell’informazione continuano a morire: 117  nel 2013, sempre secondo Reporters sans frontières. E non solo nei paesi in cui ci sono conflitti: cinque giornalisti sono stati uccisi in Brasile (Cláudio Moleiro de Souza – Rádio Meridional; José Roberto Ornelas de Lemos – Hora H; Walgney Assis Carvalho – Vale do Aço; Rodrigo Neto de Faria – Rádio Vangarda AM / Vale do Aço; Mafaldo Bezerra Goes – FM Rio Jaguaribe) e due in Messico (Alberto López Bello – El Imparcial; Jaime Guadalupe González Domínguez – giornale digitale OjinagaNoticias).

PS. Comparitech propone una utile tabella sull’evoluzione degli indici dal 2002 al 2020.

Reporters-sans-frontieres-2014_due.jpg

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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