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Rifiuti: a Firenze il cassonetto digitale telefona quando è pieno

Immondizia digitale. Un sensore alimentato a energia solare, dotato di tecnologie GIS e GPRS, è in grado di rilevare il volume dei rifiuti depositati all’interno del cassonetto e di inviare dati aggiornati alla centrale operativa, per programmare il passaggio dei camion di raccolta. Così si risparmia – razionalizzando il movimento degli automezzi speciali –  le città sono più pulite e puzzano meno. Si usa già da tempo a Barcellona, è stato sperimentato a Udine e in provincia di Trieste e adesso sarà adottato a Firenze.

La società toscana di servizi ambientali Quadrifoglio Spa ha dato il via a un progetto che sostituirà i tradizionali cassonetti di raccolta dei rifiuti con contenitori interrati dotati di una tecnologia informatica capace di ottimizzare il servizio di raccolta e smaltimento.

Il cassonetto "intelligente" scelto per Firenze

Il dispositivo è stato messo a punto da due società del Friuli Venezia Giulia, Dermap Srl, insediata al Parco scientifico e tecnologico di Udine e Elcon Elettronica Srl, con sede nel parco scientifico di Trieste AREA Science Park.

I primi contenitori intelligenti saranno interrati alla fine di aprile; tra maggio e giugno sarà completato l’allestimento che prevede 67 cassonetti  da sistemare nel centro storico di Firenze e poi un ulteriore ampliamento nei prossimi due anni.

“Una campana interrata, con i suoi 5 metri cubi di volume, è in grado di sostituire 3 cassonetti – fa sapere Simone Boschi di Quadrifoglio Spa, ingegnere responsabile del progetto – in più, con la tecnologia applicata, ridurremo anche la circolazione dei mezzi di raccolta movimentandoli solo quando e dove serve”.

 Il sistema messo a punto dalle due aziende, infatti, permetterà di raccogliere dati utili per implementare dei modelli “predittivi” e ridurre le congestioni dovute al passaggio dei camion. Sarà inoltre possibile intervenire inserendo ulteriori contenitori nelle zone in cui la produzione di rifiuti è maggiore e quindi ottimizzare la distribuzione del personale.

 GARMIN ha messo a disposizione navigatori satellitari di nuova concezione studiati ad hoc per il servizio. IBM sta pensando all’integrazione con il progetto Smart City di controllo informatizzato delle aree urbane.

Pubblicato da RG

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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