Ero già intervenuto sulla diffusione on line delle dichiarazioni dei redditi.  Le cose più sensate su questa vicenda le ha scritte a mio parere, Francesco Merlo sulla Repubblica di ieri. Faccio copia e incolla e vi propongo il suo articolo. Oggi ha risposto il Garante della Privacy Francesco Pizzetti. Va letto anche lui, così come
                                                                        
                                                                       
                                                                        
                                                                   
                                                                  
								
								   
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                               
                                          
                                          
                                            
                    
                                             
                                           
                                           
																								Un navigatore satellitare con etilometro incorporato, per non perdere la rotta, in tutti i sensi. E’ un’edizione speciale per la nuova Peugeot 107 Sweet Years, ma l’idea è buona e potrebbe essere copiata da altri produttori. Geosat 6 Drive Safe di AvMap include un sensore: per fare l’alcol test si spinge un tasto e poi
                                                                        
                                                                       
                                                                        
                                                                   
                                                                  
								
								   
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                             
                                             
                                             
                                                  
                                                                    Pubblicato da                                                                    Pino Bruno 
                                                                     
                                                                    
                                                                    
                                                                    4                                                                     Maggio                                                                      2008 
                                                                     
                                         
                                                                    
                                                                     
                                                                    SCIENZE 
                                                                     
                                                                    
                                                                    
                                                                                                
                     
                                              
                                             
                                          
                                          
                                            
                    
                                             
                                           
                                           
																								Sporcaccioni al computer. Non perché vanno a vedere le donnine nude nei siti porno ma perché non lavano mai la tastiera. Ci sono più batteri lì che nella tazza del water, dicono i biologi che, per iniziativa della rivista britannica Which? Computing, hanno esaminato una trentina di tastiere.
                                                                        
                                                                       
                                                                        
                                                                   
                                                                  
								
								   
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                               
                                          
                                          
                                            
                    
                                             
                                           
                                           
																								In autunno in Francia saranno rilasciati i primi passaporti biometrici, che custodiranno nel microchip foto e impronte digitali rilevate attraverso uno scanner. Il decreto del Ministro degli Interni è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale.
                                                                        
                                                                       
                                                                        
                                                                   
                                                                  
								
								   
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                               
                                          
                                          
                                            
                    
                                             
                                           
                                           
																								La vecchia ramazza, Skype, Google Earth e il GPS per pulire l’Estonia. Fortunato mix di vecchi e nuovi strumenti al servizio dell’ambiente. L’iniziativa ha mobilitato quarantamila volontari, che hanno risposto all’appello di due vecchie volpi del mondo digitale estone, uno dei paesi europei tecnologicamente più avanzati.
                                                                        
                                                                       
                                                                        
                                                                   
                                                                  
								
								   
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                               
                                          
                                          
                                            
                    
                                             
                                           
                                           
																								Trent’anni fa i trecentonovantatrè dipendenti di Arpanet, mamma di Internet, ricevettero sul computer un annuncio pubblicitario. La DEC, azienda produttrice di hardware, li invitava a partecipare al lancio di un suo nuovo prodotto. Era il 3 maggio del 1978 e quella è stata la prima mail della storia. Trent’anni dopo, i messaggi di posta elettronica trasmessi
                                                                        
                                                                       
                                                                        
                                                                   
                                                                  
								
								   
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                               
                                          
                                          
                                            
                    
                                             
                                           
                                           
																								Il navigatore satellitare sullo specchietto retrovisore? Perché no? Ho da tempo in auto un comodo specchietto vivavoce Bluetooth e ritengo che anche il GPS messo lì sarebbe più funzionale e non mi costringerebbe a sistemare ogni volta l’aggeggio sulla ventosa. Ci sono le prime proposte: il VDO Dayton MM 2100, che costa 349 euro, e
                                                                        
                                                                       
                                                                        
                                                                   
                                                                  
								
								   
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                               
                                          
                                          
                                            
                    
                                             
                                           
                                           
																								Perchè Microsoft vuole a tutti i costi Yahoo? E perchè Yahoo ha rifiutato l’offerta di più di ventotto miliardi di euro? Forse è necessaria una chiave di lettura che non ho ancora trovato sui giornali italiani. Si deve cominciare chiedendosi chi trae profitto da Internet.
                                                                        
                                                                       
                                                                        
                                                                   
                                                                  
								
								   
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                               
                                          
                                          
                                            
                    
                                             
                                           
                                           
																								C’è giornalismo e giornalismo, caro Grillo. Ospito volentieri nel mio blog i risultati di un’inchiesta di Reporters sans Frontieres, che riguarda l’Italia. Domani, 3 maggio, è la giornata internazionale dedicata alla libertà di stampa.    
                                                                        
                                                                       
                                                                        
                                                                   
                                                                  
								
								   
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                               
                                          
                                          
                                            
                    
                                             
                                           
                                           
																								L’amministratore delegato di Google Eric Schmidt ha confermato in un’intervista alla Cnbc che il colosso del video-sharing di proprietà dell’azienda, YouTube, nonostante i milioni di utenti, non sta ancora producendo cash.
                                                                        
                                                                       
                                                                        
                                                                   
                                                                  
								
								   
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                                                  
                                               
                                          
                                          
                                            
                    
                                             
                                           
                                           
																								Con il web check-in e con il bagaglio a mano si risparmia, dice Ryanair. La compagnia low-cost vuole che i suoi passeggeri facciano tutto via Internet. Per risparmiare e ottimizzare le operazioni di imbarco e stivaggio dei bagagli. Dal 5 maggio la tariffa per il bagaglio stivato aumentera’ da nove a dieci euro, mentre il