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Le guerre segrete della CIA

Non è la trama del solito film sulla CIA, quella svelata oggi dal New York Times. Anche in questo caso la realtà ha superato la fiction. Le forze armate americane hanno condotto una dozzina di raid segreti contro al Qaeda in Siria, Pakistan, Somalia e altri paesi sulla base di un ordine top secret firmato nel 2004 dal segretario alla Difesa Donald Rumsfeld, con l’approvazione del presidente George Bush.Il quotidiano statunitense basa il suo scoop sulle informazioni fornite da una mezza dozzina di alti funzionari.

L’ordine, chiamato “Al Qaeda network exord”, ha permesso di sveltire il processo di approvazione per interventi militari al di fuori da zone di guerra. Tuttavia era sempre necessaria un’approvazione ad alto livello: obiettivi in Somalia dovevano avere il via libera almeno del segretario alla Difesa, mentre per un numero ristretto di paesi, fra cui Siria e Pakistan, era necessaria l’autorizzazione del presidente degli Stati Uniti. 

Una di queste operazioni fu compiuta nel 2006 quando una squadra dei Navy Seals effettuo’ un raid contro una serie di edifici usati da presunti militanti nella regione tribale pachistana del Bajaur, riferisce una fonte della Cia. L’intera missione, ripresa dalla telecamera di un aereo senza pilota Predator, e’ stata seguita in diretta dal Centro antiterrorismo nel quartier generale della Central Intelligence Agency in Virginia.

In Somalia, dopo l’intervento delle truppe etiopi alla fine del 2006, il comando delle Special Operations ha inviato aerei militari Ac-130 e uomini dell’unita’ segreta Task Force 88 in un piccolo aeroporto a Dire Daua, in Etiopia. Da qui sono stati compiuti diversi raid in caccia di presunti esponenti di al Qaeda legati agli attentati del 1998 contro le ambasciate americane in Kenya e Tanzania. Il 7 gennaio 2007 fu colpito un villaggio di pescatori presso il confine con il Kenya e poche ore dopo un commando americano e truppe etiopi giunsero sul posto per controllare di persona se fossero stati uccisi esponenti di al Qaeda.

L’ordine identificava 15-20 paesi -compresi Siria, Pakistan, Yemen, Arabia Saudita e diversi altri stati del Golfo- dove si riteneva vi fossero basi di al Qaeda. L’Iran e’ invece escluso dalla direttiva. Il raid americano in Siria dello scorso ottobre, che ha provocato forte tensione fra Washington e Damasco, non era il primo. Fin dall’inizio della guerra in Iraq, scrive il quotidiano, gli uomini delle Special Operations, hanno condotto diversi raid oltrefrontiera contro militanti e infrastrutture a sostegno degli insorti in Iraq.

Una dozzina di altre operazioni non hanno invece ottenuto il via libera perche’ considerate troppo rischiose, basate su prove incerte o diplomaticamente “esplosive”. La direttiva del 2404 era un’evoluzione dell’ordine emanato da Bush dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 che autorizzava la Cia a uccidere o catturare militanti di al Qaeda nel mondo.

Pubblicato da Pino Bruno

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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