Dal Prodotto Interno Lordo al Benessere Interno Lordo
30 Marzo 2008 Pubblicato da Pino Bruno
- 30 Marzo 2008
- AMBIENTE, ATTUALITA', BUONI ESEMPI
- Prodotto interno lordo, Report, sprechi
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DePILiamoci, liberarsi del PIL superfluo e vivere felici.
Ho ricevuto oggi una newsletter dal movimento che si ispira al discorso pronunciato il 18 Marzo 1968 da Robert Kennedy, presso l’università del Kansas. Un intervento nel quale evidenziava -tra l’altro- l’inadeguatezza del PIL come indicatore del benessere delle nazioni economicamente sviluppate. Tre mesi dopo Robert Kennedy fu assassinato durante la campagna elettorale che lo avrebbe portato probabilmente a diventare Presidente degli Stati Uniti. Ne avevo già sentito parlare in una rtecente puntata di Report RaiTre. Mi sembra una iniziativa interessante e per questo la linko nel mio blog. Il loro sito è http://www.depiliamoci.it/. Ecco un brano preso dal sito:
Come riuscire a passare dalla cultura del PIL (Prodotto Interno Lordo) alla cultura del BIL (Benessere Interno Lordo)?
Bastano pochi semplici gesti quotidiani: gesti da cittadino, da genitore, da imprenditore, da figlio, da educatore, da politico.
Comportamenti che non richiedono grandi sforzi, nessuna rinuncia, nessun sacrificio, solo buona volontà e consapevolezza.
Per superare il circolo vizioso del PIL superfluo basta riflettere, evitare gli sprechi ed attuare un consumo delle risorse consapevole dei bisogni delle generazioni che verranno.
utilizza la mappa del BIL, contenuta nel libro, scegli una direzione e scoprirai come ogni percorso genera un circolo virtuoso, orientato al vero benessere. Le schede, semplici e divertenti, ti aiuteranno a capire come è facile contribuire al BIL.
Cerca gli altri effetti positivi non tracciati nella mappa, ipotizza nuovi percorsi, inserisci nuovi elementi e collegali a quelli già esistenti.
Crea: vai sul sito www.depiliamoci.it e aiutaci a fare crescere la mappa.
DEPILIAMOCI è un esperimento di condivisione open-source di idee, di conoscenze e di proposte – vecchie e nuove – ma anche un percorso di integrazione tra la carta stampata e la Rete.
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