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A Edimburgo l’Italia vince la partita del Futuro

Ben altra partita sta giocando in questi giorni l’Italia a Edimburgo. Lo stadio è la conferenza TEDGlobal 2012, e in palio non c’è una coppetta di latta bensì un’altra visione del Futuro. Le squadre sono composte da “artigiani creatori”: biologi, scienziati, informatici, architetti del codice digitale. Sono arrivati in Scozia per mettere le loro idee, i loro progetti, a disposizione di tutti. L’Italia è scesa in campo con l’ingegner Massimo Banzi e la sua Piattaforma Arduino, ed è stata standing ovation.

 

Massimo Banzi ha armeggiato con la sua stampante 3D Thing-O-Matic 3D Printer,e il kit Botanicalls, l’ impianto che fa parlare le piante, che lanciano un tweet quando hanno bisogno esse annaffiate, ha poi parlato dell’Arducopter,  il drone che può essere costruito da tutti, grazie alle istruzioni minuziosamente illustrate nel sito e di OTTO, la straordinaria interfaccia musicale creata da Luca De Rosso.

 

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=-h2xj0reQ1Q[/youtube]

 

E’ un mondo nuovo, quello raccontato alla TEDGlobal 2012 da Banzi e dagli altri scienziati visionari che prendono posto sul palco per indicare alternative ai modelli di business: collaborazione, co-creazione, c-produzione, nel nome dell’open source.

 

Il kit Botanicalls: la pianta lancia un tweet quando ha bisogno di acqua…

Alcune di quelle idee trovano posto in magazine digitali come MAKEzine e Instructable, altre si trovano nei meandri della rete, digitando Arduino nei motori di ricerca.

 

Chiunque può costruirsi il suo Arducopter

 

Quanto a Massimo Banzi e alle sue teorie sui Maker, ho letto qualcosa su Wired Italia, qui (2012):

“…Quello che mi affascina molto di questo movimento, del quale faccio parte, è questa idea di costruire ciò che non si trova in commercio, che con l’aiuto degli altri possiamo imparare cose ritenute fuori dalla nostra portata e magari inventarci qualcosa da condividere con gli altri che ne possono fare la base per le loro invenzioni: Rip, Mix & Burn come dicono i Creative Commons. Quest’anno più degli altri la Maker Faire è stata una vera e propria celebrazione di Arduino, che si è affermato come lo strumento di sviluppo elettronico più usato e amato dai Maker…”

 

La stampante 3D

e qui (2009):

“…ciò che è davvero notevole è il modello di business di Arduino: il gruppo ha creato una società basata sull’idea di regalare tutto. Sul suo sito sono pubblicati i segreti commerciali perché chiunque li possa prendere: gli schemi, i file di progetto e il software per la scheda. Scaricateli e potrete produrre un Arduino da soli; non esistono brevetti. Potete inviare i progetti a una fabbrica cinese, far produrre in massa le schede e venderle, intascandovi gli utili senza pagare a Banzi nemmeno un centesimo di royalty. E lui non vi farà causa. A dire il vero, in un certo senso, lui spera proprio che lo facciate…”.

Banzi, Arduino & C., ovvero l’immaginazione open source al potere, perché il Futuro non sarà più quello di una volta.

 

Massimo Banzi alla TEDGlobal 2012

 

 

 

 

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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