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Nuovo iPhone lento e caro, scrive il New York Times

Il buon vecchio giornalismo statunitense: 

New York, 9 lug. (Apcom) – A 48 ore dallo sbarco ufficiale dell’ultima versione dell’iPhone, il cellulare-palmare di Apple, atteso da milioni di consumatori, l’entusiasmo di molti americani potrebbe finire con una doccia fredda. Ne e’ convinto David Pogue, editorialista del New York Times che apre con un commento a dir poco scettico sul gadget delle meraviglie di Apple la sezione economica del quotidiano in edicola oggi.

Il telefono arriva sul mercato con uno slogan ad effetto: il doppio piu’ veloce alla meta’ del prezzo. Ma secondo il Times milioni di appassionati negli Stati Uniti non potranno godere della larga banda promessa dal protocollo Umts, perche’ vivono in zone non raggiunte dalla necessaria copertura telefonica dell’unico fornitore di servizio del’iPhone, cioe’ At&t.

Ben dieci Stati americani sono completamente scoperti dal segnale 3G che consente l’alta velocita’ di navigazione in rete. In altri sedici Stati invece il campo c’e’, ma in appena tre citta’ per Stato.

Il gigante telefonico con cui Apple ha siglato l’accordo di esclusiva per il Nord America ha promesso che la copertura del territorio aumentera’ velocemente e che anche negli altri Stati il servizio sara’ presto al livello di quello degli altri Paesi. Il 3G americano sembra infatti non avere ancora le stesse prestazioni di quello degli altri 70 paesi in cui Apple sta per sbarcare con l’iPhone di seconda generazione.

Da fredda poi, sempre secondo il Times, la doccia potrebbe diventare gelata a guardare ai prezzi ‘reali’ con cui il gioiello della casa della Mela arriva nelle vetrice. Rispetto al prezzo annunciato di 199 dollari per il modello base da 8 gb, il costo finale per l’utente potrebbe essere addirittura piu’ alto dei primi modelli venduti a 600 dollari un anno fa. Questo tenendo conto dei costi per l’abbonamento al servizio che vincola l’utente a restale fedele ad At&t per almeno due anni.

Le tariffe non sono altrettanto vantaggiose come quelle dei concorrenti per i messaggi di testo, l’utilizzo di Internet ne’ i minuti di conversazione compresi nel prezzo.

E non e’ finita: l’antenna del servizio Gps (una delle novita’ piu’ attese dal telefono) non sembra poi essere in grado di sostituire i servizi dei tradizionali navigatori satellitari e potrebbe essere bloccata dalle interferenze ad esempio nel traffico intenso di Manhattan.

Inoltre l’ultimo modello avrebbe gli stessi difetti dei primi iPhone: dall’assenza di mms, alla batteria che deve essere per forza quella fornita di serie da Apple e non puo’ essere sostituita.

Il “telefonino messia”, come e’ stato definito l’iPhone potrebbe dunque non essere cosi’ miracoloso come annunciato.  E il New York Times arriva all’estremo, consigliando di comprare il vecchio modello che sara’ molto piu’ a buon mercato rispetto al prezzo di lancio, con grande soddisfazione di chi dodici mesi fa attese ore e ore  in fila.

L’articolo in lingua originale è qui.

 

Pubblicato da Pino Bruno

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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