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Che Zeus ti fulmini e ti ricarichi il cellulare

Quando gli umani lo facevano incavolare, Zeus spediva loro una bella saetta. Avesse avuto uno smartphone, il re degli dei avrebbe usato i fulmini per ricaricare la batteria, stando attento a non incenerire il dispositivo. Qui sulla Terra stiamo ancora cercando di capire dove e quando cadranno saette dal cielo, sfidando la mitologia con l’aiuto della scienza. Ispirata dall’Olimpo, Nokia oggi ha presentato una ricerca condotta in laboratorio per imbrigliare l’energia dei fulmini e convogliarla in un Lumia 925. Esperimento riuscito, dice lo scienziato Neil Palmer del Tony Davies High Voltage Laboratory della britannica Università di Southampton.

nokia fulmine

“Eravamo entusiasti di accogliere la sfida lanciata da Nokia. Utilizzando la corrente alternata alimentata da un trasformatore, abbiamo inviato oltre 200.000 V attraverso uno spinterometro di 300 mm, generando calore e luce simili a quelli di un fulmine. Il segnale è stato poi trasferito ad un secondo trasformatore di controllo, permettendoci di ricaricare il dispositivo”, dice il prof. Palmer.

“Siamo rimasti sorpresi nel constatare come il circuito Nokia riuscisse in qualche modo a stabilizzare il rumore del segnale, permettendo alla batteria di ricaricarsi. Tale scoperta dimostra che i dispositivi possono essere caricati con una corrente che si propaga attraverso l’aria. Si tratta di un enorme progresso nello studio dei fulmini come fonte di energia naturale e del loro sfruttamento in quest’ottica”, ha aggiunto lo scienziato.

Il Tony Davies High Voltage Laboratory è uno dei più prestigiosi centri di ricerca mondiali sull’alta tensione. Evidentemente rivitalizzata dalla recente acquisizione da parte di Microsoft, Nokia riprende a puntare sulla ricerca. D’altronde la durata delle batterie è da sempre il Tallone d’Achille dei dispositivi mobili e tutti i produttori stanno intensificando gli studi per ovviare al problema. C’è chi pensa alla ricarica fotovoltaica, come si è visto al CES 2013, e chi alla modalità wireless. Ai fulmini, almeno finora, nessuno aveva osato pensare.

“L’approccio a questo tipo di tecnologia rappresenta una novità assoluta non solo per Nokia ma per tutti i produttori di dispositivi mobili. In Nokia cerchiamo sempre di spingerci oltre i confini della tecnologia“, ha dichiarato Chris Weber, Executive Vice President for Sales & Marketing. “Dobbiamo ricercare continuamente nuove modalità, sempre più efficienti dal punto di vista energetico, per migliorare i nostri prodotti e ci auguriamo che questo esperimento possa rivoluzionare il modo in cui ricaricheremo in futuro i nostri cellulari “.

Ai confini della tecnologia, e speriamo che Zeus ci aiuti, perché la batteria dello smartphone va giù a metà giornata.

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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