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Venti euro e non se ne parli più

Quaranta euro? No, trenta. No, venticinque. Facciamo venti e non se ne parla più. Parola del Ministero dell’Economia, che ha finalmente e definitivamente fissato a venti euro il costo per il rilascio della Carta di identità elettronica, oscuro oggetto del desiderio degli italiani.

La Gazzetta Ufficiale dell’8 maggio pubblica il decreto del 22 aprile scorso, mettendo fine al mercato delle vacche che si era sviluppato su questo sfortunatissimo rettangolo di plastica che proprio non riesce a decollare.

La maggior parte dei comuni non ha computer, scanner, macchine fotografiche e stampanti adeguati per rilasciare le nuove carte. I PC usati per le sperimentazioni sono diventati rottami. I collegamenti con l’anagrafe centralizzata spesso sono ancora analogici. Insomma si va avanti in ordine sparso.

La carta di identità elettronica dovrebbe essere lo strumento principe dell’e-government. Il microchip potrebbe contenere firma digitale e altri strumenti per i servizi on line della Pubblica Amministrazione. Dovrebbe sostituire tessera sanitaria e tessera elettorale.

Siamo ancora all’anno zero.  

 

Pubblicato da Pino Bruno

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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