Ogni mattina in Rete, quando sorge il sole, un utente si sveglia e sa che dovrà blindare i suoi vari account perché altrimenti qualcuno li violerà. Ogni mattina l’utente dovrà correre più in fretta di spammer e delinquenti digitali oppure passerà un brutto quarto d’ora. Come è successo alla mia amica Daniela, parigina pro tempore,
Sembravano destinate all’oblio, le vecchie catene di Sant’Antonio che viaggiavano per lettera affrancata e tentavano di strapparti la lacrimuccia con gli strampalati racconti di disgrazie d’ogni tipo, per poi chiederti soldi. E invece no, i truffatori vivono e lottano insieme a noi, usano la posta elettronica, millantano relazioni VIP, cercano di coinvolgerci in faide familiari.
Tema: ho bisogno di registrarmi a un sito (un forum, un gruppo, eccetera) ma non voglio usare la mia solita mail per ricevere il messaggio di convalida sul quale cliccare per confermare l’iscrizione. Svolgimento: mi procuro una mail usa e getta, che scade dopo dieci minuti (prorogabile per ulteriori dieci, venti, trenta minuti). Postfazione: a
Gli spammer sono come la gramigna. La estirpi da una parte e rinasce dall’altra. L’ultimo trucco escogitato dai monnezzari digitali sono gli URL abbreviati, fa sapere Symantec. Funzionano come le matrioske, o le scatole cinesi. Una dentro l’altra. “I link abbreviati creati attraverso siti fasulli per URL-shortening – dicono gli esperti della sicurezza – non
Gli olandesi alzano il tiro. Dal primo ottobre sarà guerra totale allo spam e agli spammer, con multe fino a 450mila euro per i trasgressori. Braccio operativo del Ministero per l’economia sarà l’Authority per le telecomunicazioni (OPTA). In Olanda lo spam era già vietato nei confronti dei cittadini. In autunno il divieto si estenderà alle
Pubblicato da Pino Bruno
14 Luglio 2008
SICUREZZA
Prosegue l’azione del Garante per la protezione dei dati personali contro lo spamming. L’Autorità ha vietato l’ulteriore trattamento illecito dei dati personali a cinque società che inviavano pubblicità tramite fax e posta elettronica senza il preventivo consenso degli interessati.
Trent’anni fa i trecentonovantatrè dipendenti di Arpanet, mamma di Internet, ricevettero sul computer un annuncio pubblicitario. La DEC, azienda produttrice di hardware, li invitava a partecipare al lancio di un suo nuovo prodotto. Era il 3 maggio del 1978 e quella è stata la prima mail della storia. Trent’anni dopo, i messaggi di posta elettronica trasmessi
Piu’ del novanta per cento delle mail inviate nei primi tre mesi dell’anno sono state di spam, cioe’ di pubblicita’ indesiderata, e ogni tre secondi viene scoperto un nuovo sito legato a questa attivita’. Sono i dati principali di un rapporto dell’azienda Sophos, che produce software per la sicurezza.
La home page del sito di Symantec e quella del Dipartimento statunitense della difesa hanno in comune, in alto a destra, il livello dell’allarme. ThreatCon livello 2: elevato, indica Symantec per quel che riguarda la minaccia virus informatici. Threat Advisory Level elevated, scrivono i militari USA a proposito del terrorismo internazionale.
Siamo un popolo di navigatori, "telefonatori" mobili e grandi utenti di posta elettronica. Le caselle postali attive sono cinquanta milioni e dunque ogni italiano ha più di un indirizzo con la chiocciolina, 2,61 account a testa. Ridimensiona molti luoghi comuni la ricerca condotta da Human Highway per Contactlab. Ogni giorno gli italiani che hanno accesso