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L’algoritmo che previene i furti

Un algoritmo per combattere la criminalità. Almeno ci si prova, a Santa Cruz e a Los Angeles. In California si moltiplicano gli esperimenti di polizia predittiva, un mix di informatica e antropologia che permette alle pattuglie di concentrare la presenza nei quartieri in cui il software – incrociando statistiche e altri database-  indica una probabile recrudescenza di illeciti, soprattutto furti di auto e nelle abitazioni. PredPol è una startup delle università di Santa Cruz e della California. Gli analisti si occupano del lavoro preliminare, i briefing delle squadre sono più veloci e così ci sono meno poliziotti negli uffici e più in giro per strada. Funziona? Non funziona?

Mappa del crimine a Los Angeles

 

Parrebbe di sì, se si sfogliano i grafici dei risultati. I bastian contrari dicono invece che se agenti in divisa e pattuglie si fanno vedere è già un deterrente. Sarà, ma nel distretto di polizia di Foothill a Los Angeles c’è stato un calo del tredici per cento dei reati, mentre nelle aree in cui non si sperimenta PredPol non ci sono percentuali analoghe.

 

 

Come funziona il sistema messo a punto da PredPol? Date uno sguardo qui. Si immagazzinano nel software i dati sui crimini del passato, compresi orari e luoghi, e si confrontano con le analisi sociologiche sui comportamenti criminali. Le informazioni elaborate diventano mappe geolocalizzate, quadrati di 500 metri per lato, ai quali le pattuglie devono fare particolare attenzione. In quei quadratini è più probabile che si verifichino furti, in quelle ore. C’è una nuova mappa per ogni turno  e per ogni pattuglia. L’algoritmo è al lavoro ventiquattro ore su ventiquattro e setaccia i database di molti anni.

 

Il modello matematico ha avuto il merito di sveltire le pratiche burocratiche. I poliziotti passano meno tempo con le scartoffie e più a investigare. D’altronde il capo della polizia di Los Angeles, Charlie Beck, sembra soddisfatto:

“I’m not going to get more money. I’m not going to get more cops. I have to be better at using what I have, and that’s what predictive policing is about… If this old street cop can change the way that he thinks about this stuff, then I know that my [officers] can do the same”.

 

PS. Curiosando per la rete alla ricerca delle fonti giuste per scrivere questo post, mi sono imbattuto in questa “Mappa del crimine” geolocalizzata di tutti gli Stati Uniti. L’ho trovata impressionante. Altro che fantascienza.

 

 

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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