Constitute dimentica la Costituzione italiana
24 Settembre 2013 Pubblicato da Pino Bruno
- 24 Settembre 2013
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- Costituzione, google, Italo Calvino, motore di ricerca
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Giallo costituzionale. Nel motore di ricerca finanziato da Google per mettere a confronto le Carte costituzionali di tutto il mondo manca quella italiana. Perché? Mistero. Ci sono l’Afghanistan e lo Swaziland, la Croazia e lo Yemen, ma l’Italia proprio no. Che i promotori del progetto abbiano letto l’Apologo sull’onestà nel Paese dei corrotti di Calvino e abbiano deciso di soprassedere? (Calvino era molto popolare anche negli States). Peccato, perché il Comparative Constitutions Project è una buona idea, uno strumento digitale inedito. Constitute piacerà comunque a studenti, esperti e ricercatori di diritto costituzionale, grazie a semplicità e agilità dell’approccio. Il motore di ricerca prende in esame 160 Carte costituzionali. La ricerca è ampia, a tutto testo o per argomenti, dai doveri del cittadino al ruolo della classe dirigente.
Ecco un esempio: se si digita la parola “women” e poi si affina la ricerca con “Equality regardless of gender”, si può capire cosa prevedono le singole Costituzioni in tema di diritti delle donne e uguaglianza di genere. Constitute propone anche la cronologia delle carte costituzionali, da quella statunitense del 1789 fino alle più recenti, compresi gli emendamenti. In rosso sono segnalati anche i periodi di sospensione dei diritti costituzionali (in Europa è successo l’ultima volta in Portogallo, nel 1974, durante la cosiddetta Rivoluzione dei garofani).
Sfogliando le pagine del progetto si scopre anche che ogni anno nascono quattro o cinque Carte costituzionali e se ne revisionano un’altra trentina. Le più giovani? Quelle africane. Finora gli studiosi hanno dovuto faticare non poco per accedere ai documenti e metterli a confronto, anche a causa delle barriere linguistiche. Oggi tutti i testi sono stati tradotti in inglese e indicizzati per l’analisi comparativa.
Constitute è un motore di ricerca di nicchia, finanziato da Google e coordinato da Zachary Elkins (Università del Texas) con la collaborazione di Tom Ginsburg (Università di Chicago), e James Melton (University College di London), e la cooperazione del Cline Center for Democracy dell’Università dell’Illinois e della National Science Foundation.
Ho scritto al professor Zachary Elkins, per chiedergli se l’assenza della Costituzione italiana è frutto di una svista o di una scelta. Se mi risponde vi faccio sapere.
PS. Risposta rapida! Contattato dall’ANSA, James Melton, dell’University College di Londra e fra i responsabili del sito, ha spiegato che la Costituzione italiana fa parte del progetto ma la sua digitalizzazione e relativa ‘etichettatura’ dei contenuti non era stata completata in tempo per il lancio. Melton assicura che il lavoro ora e’ ”completo” e che la Carta italiana ”dovrebbe
essere caricata sul sito entro la fine della settimana”.
James Melton, Lecturer in Comparative Politics Department of Political Science University College London:
Thank you for your interest in the Constitute site and your inquiry. The Italian constitution is part of our enterprise, but we were unable to complete digitizing and tagging the text of the Italian constitution, which is necessary to upload it to the site, prior to the launch. That work is now completed, and the Italian constitution should be uploaded to the site by the end of the week. I apologize for any inconvenience.
Best,
James
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PPS. E poco fa ha risposto anche il prof. Elkins:
It’s a major omission that we are rectifying right now!
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Zachary Elkins
Department of Government
University of Texas at Austin
1 University Station A1800
Austin, TX 78712-0119
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PPPS. Stasera la Costituzione Italiana è stata inserita in Constitute. Davvero bravi a riconoscere l’errore e correggerlo così in fretta!