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Post taggati con ‘ censura ’

Perché YouTube racconta la rivolta iraniana per la libertà

Quando i giornalisti sono costretti al silenzio dalla censura, ci pensano i cittadini a coprire gli eventi. Si è scritto molto sul ruolo giocato dai social network nella rivolta iraniana per la libertà e la democrazia. Per la prima volta interviene chi ha reso possibile la diffusione planetaria della protesta di Teheran. Parla la responsabile

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Rete sotto assedio: ci mancava pure la tassa della Siae

Last but not least, sulla rete incombe anche la tassa per arricchire ulteriormente la SIAE. Non è notizia da prendere sottogamba, eppure se ne parla poco o niente. Alla Società italiana autori ed editori non bastano i sessanta – settanta milioni di euro che incassa già su masterizzatori e videoregistratori. Ne vorrebbe altri ottanta, addirittura

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Rete sotto assedio: l’apologia di reato e l’”aggravante” Internet

Internet aggrava l’ istigazione a delinquere e l’apologia di reato? Il senatore di PdL Raffaele Lauro ne è certo. Sotto l’impulso della ignobile aggressione a Silvio Berlusconi, ha preso carta e penna e ha scritto la sua proposta di legge. “”Chiunque, comunicando con più persone in qualsiasi forma, istiga a commettere uno o più tra

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Rete sotto assedio: l’arresto di Iannelli è la dimostrazione dell’inutilità di provvedimenti speciali per combattere chi vìola la legge su e tramite Internet

Che c’entra il recente arresto del criminale telematico Fabrizio Iannelli con il dibattito sui provvedimenti che il governo intende adottare per combattere i reati che si commettono su e tramite Internet, dopo l’aggressione al premier? Moltissimo, perché la cattura del cracker al soldo della camorra sottolinea la professionalità e la capacità degli investigatori italiani di

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Rete sotto assedio. Un nastro verde, come in Iran

Le misure che si vorrebbero adottare per comprimere le libertà in rete ricordano per molti versi quelle in vigore in Iran. Lì la protesta popolare contro il regime oscurantista passa anche attraverso Internet e i social network. L’opposizione iraniana ha un segno di riconoscimento, un nastro verde. Potremmo accogliere l’appello dello scrittore dissidente Hamid Ziarati

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Rete sotto assedio. Il bambino e l’acqua sporca

La madre degli stupidi è sempre incinta. Anche quella digitale. Lo dimostra il flaming sull’ignobile aggressione a Silvio Berlusconi. Mandrie scatenate di violenti parolai fanno la transumanza tra un social network e l’altro, mentre politici rozzi e ignoranti (non solo di cultura digitale) colgono la palla al balzo per rilanciare progetti liberticidi.

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Teheran ha paura di Internet

La manifestazione contro il regime è prevista per domani, ma già ieri il governo iraniano ha, di fatto, oscurato Internet. Sospesi anche gli accrediti ai giornalisti, fino al 9 dicembre. Significa che corrispondenti e inviati non potranno coprire gli eventi dei prossimi giorni.

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Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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