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Malware: tempi duri per il peer-to-peer videomusicale

Ognuno fa il suo mestiere e, chi vende sicurezza informatica, sente il dovere di aggiungere un pizzico di angoscia ai suoi doverosi inviti a cautelarsi. McAfee non sfugge alla prassi e, nel suo rapportoDigital Music & Movies Report: The True Cost of Free Entertainment“, mette l’accento sull’alto costo da pagare al libero scambio di video e musica (peer-to-peer e file-sharing). Basta aggiungere le parole free o gratis alla ricerca di un file e – dice McAfee – il gioco è fatto. Si arriva quasi certamente in un sito che aggiunge virus e altra robaccia indigesta al file da scaricare.

L’allarme non riguarda soltanto il porno, tradizionale ricettacolo di malware. Gli untori digitali ormai privilegiano l’entertainment, dunque musica e film scaricati in violazione del copyright. McAfee parla di “siti trappola”, fatti apposta per esporre esche succulente ma avvelenate con codice maligno. Ad alto rischio anche i siti che propongono suonerie gratis. Insieme con la musichetta, sul computer arriva il cavallo di Troia. Garantito al 300 per cento.

Chi c’è dietro la diffusione delle infezioni? Vere e proprie organizzazioni criminali, dice McAfee, i cui interessi sono molteplici. Controllare a distanza un numero infinito di computer, sottrarre informazioni personali e password, da utilizzare per fare home banking all’insaputa dell’utente, sono alcuni degli obiettivi minimali. Quelli più ambiziosi sono invece la penetrazione delle reti aziendali e della pubblica amministrazione, a caccia di segreti governativi e industriali.

McAfee ha inoltre scoperto migliaia di indirizzi pericolosi e altamente sospetti associati a fan club, o commenti su siti di social media come YouTube e Twitter. Anche certa pubblicità, definita malvertising, può fare brutti scherzi.

“I consumatori generalmente non sono consapevoli dei rischi”, dice Paula Greve, direttrice della ricerca Web Security di McAfee.

Secondo Greve, gli utenti dovrebbero seguire questi consigli:

• Evitare la ricerca di contenuti “liberi.

• Evitare di cliccare sui link a banner pubblicitari che riguardano musica e film da scaricare.

• Utilizzare software di sicurezza, che comprendano antivirus e anti-malware, da aggiornare costantemente.

• Usare il buon senso: non fare clic sui link postati nei forum o nelle pagine dei fan club.

• Rendersi conto che più è popolare un argomento, un filmato o un artista e più il risultato della ricerca è a rischio.

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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