Metti una sera a cena con Assange e Schmidt
19 Aprile 2013 Pubblicato da Pino Bruno
- 19 Aprile 2013
- ATTUALITA'
- google, Julian Assange, WikiLeaks
- 3 Commenti
Che Julian Assange possa essere simpatico a Eric Schmidt (e viceversa) sembra incredibile, ma è quanto si evince dalla conversazione di cinque ore – finora rimasta segreta – che i due protagonisti del mondo digitale hanno avuto il 23 giugno 2011 in Gran Bretagna, quando il leader di Wikileaks era agli arresti domiciliari. La trascrizione completa della lunga chiacchierata è stata pubblicata sul sito di Wikileaks ed è piena di sorprese.
Schmidt chiede ad Assange perché il lavoro di denuncia di Wikileaks si sia concentrato soprattutto sui paesi occidentali e abbia ignorato i regimi dittatoriali. La risposta è singolare: abbiamo molto materiale anche sull’Africa, ma in molti dei paesi coinvolti non si parla inglese e la loro presenza in rete è trascurabile…
C’è poi un passaggio divertente. Il capo di Google chiede ad Assange come fa a comunicare con i suoi collaboratori.
ES: Usi la posta elettronica?
JA: No.
ES: Perché?
JA: Troppo pericoloso. Le mail criptate, poi, sono anche peggio, perché se le usi poi diventi un obiettivo. Noi usiamo la crittografia per le conversazioni con i telefoni cellulari. Purtroppo non funziona dappertutto, ma gli SMS quelli sì che funzionano in tutto il mondo…
Perché Wikileaks ha reso noto soltanto adesso il contenuto della conversazione di due anni fa? Nei prossimi giorni sarà pubblicato l’ultimo libro di Schmidt, The New Digital Age. A voler pensar male, potrebbe sembrare un’operazione di marketing.