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Eppur si muove

E se gli americani staccassero la spina al GPS? Impensabile certo, se non in un romanzo di Tom Clancy o Michael Crichton, ma si deve pur sempre ricordare che i ventiquattro satelliti del Global Positioning System sono gestiti dal Dipartimento statunitense della difesa.

Oggi tutto il sistema della navigazione satellitare si basa sul GPS a stelle e strisce. Controllo strategico, politico ed economico. Nel 2003 l’Unione Europea decise che era tempo di creare un’alternativa. Nacque così il progetto Galileo, che in questi anni è andato avanti a singhiozzo, a causa dei costi enormi e delle divisioni politiche tra i paesi della UE, e ha rischiato di naufragare. Pochi giorni fa la svolta. Finalmente c’è il via libera dei ventisette ministri dei trasporti. Galileo si farà. Entro il 2013 saranno in orbita trenta satelliti. Serviranno 3,4 miliardi di euro, ma saranno soldi spesi bene, perché Galileo sarà gestito dai civili, sarà più preciso, potente e performante del GPS americano e funzionerà sempre.

Pubblicato da Pino Bruno

Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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